nel ciclismo da strada si utilizza la stessa tecnicha utilizzando i vecchi cerchi non tubless ready che presentano quindi l'accesso al nipplo dei raggi. Con nastri adatti si coprono i fori, si monta il tubless e si mette il lattice per sigillare il tutto. Ogni anno e' consigliabile rinastrare tutto ex novo (il nastro in prossimita del foro si trova a dover sostenere una delta di pressione di circa 6-8 bar ... ed i cicli di gonfiaggio lo fanno anche lavorare a fatica....se cede si torna a casa.
Il tubless, pero', e' sconsigliato in caso di basse pressioni in quanto in curva potrebbe leggermente stallonare e nel caso la perdita di tutta la pressione e' assicurata.
Per questo si usano cerchi appositi che presentano un uncino che evita lo stallonamento della gomma. Il loro montaggio e' alquanto difficoltoso....e lo smontaggio...pure PEGGIO.
Infatti le MTB, ormai, usano le musse....ed il lattice ed in questo modo risolvono il problema.
Quindi se con la moto vai in strada, forse forse mi fiderei (a patto che tu non voglia guidare come se fossi in pista) ma in enduro....eviterei.
Il tubless, pero', e' sconsigliato in caso di basse pressioni in quanto in curva potrebbe leggermente stallonare e nel caso la perdita di tutta la pressione e' assicurata.
Per questo si usano cerchi appositi che presentano un uncino che evita lo stallonamento della gomma. Il loro montaggio e' alquanto difficoltoso....e lo smontaggio...pure PEGGIO.
Infatti le MTB, ormai, usano le musse....ed il lattice ed in questo modo risolvono il problema.
Quindi se con la moto vai in strada, forse forse mi fiderei (a patto che tu non voglia guidare come se fossi in pista) ma in enduro....eviterei.