Aaaaaahhhh

Aperto da Patrick, Gennaio 21, 2024, 03:15:05 AM

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Patrick

Citazione di: Billy il Gennaio 27, 2024, 01:19:43 PMCompletamente da solo o in compagnia?


No tutto solo.

Non penso che ci sia nessuno a cui piaccia a fare quello che io trovo stupendo. La mattina mangio poco, quello che trovo, se in albergo hanno la colazione mancio due toast, spesso al supermercatino (7-Eleven) in piedi, faccio benzina e prendo l'acqua da mettere nel camel. Poi vado e mi fermo solo per pisciare. Quando già che sono fermo, bevo svelto un po. Se ho fame, aspetto. Dopo un po' mangio delle nocioline. Già che sono fermo piscio e bevo e faccio due foto per voi feroci. solo se passo in dei villaggi che hanno anche un negozio prendo una coca, di solito non ce n'è.
Le giornate mi durano dalle 5 alle 8 ore. In questo terreno faccio 100-150 km, di cui 20-50km asfalto (pieno di buche), 20-30km piste recondite e dure, il resto su piste abbastanza belle.
Così per tutto il giorno.
L'idiozia umana non ha limiti

Billy

Citazione di: Patrick il Gennaio 27, 2024, 02:26:31 PMNo tutto solo.

Non penso che ci sia nessuno a cui piaccia a fare quello che io trovo stupendo.

Ti dico la mia?
Stupendo!!!
Sei un grande
Mille misure, un solo taglio

Patrick

Oggi è andata ad alti e bassi. Subito trovo che la mia "pista" era un sentiero. Essendo solo non li faccio i sentieri. Raggiro il pezzo. La mattina tutto asfalto. Paesaggi bellissimi. Mi rendo conto che la catena che ho è messa male. Dopo 50-60km decido di tornare indietro sulla principale per farmela cambiare alla cittadina dov'ero ma non hanno una catena! Mi sparo di nuovo la principale e torno dove avevo smesso il tragitto.
Durante la mattinata sono passato per un po' nella nebbia. Quando si è dileguata ho fatto la prima foto.
Il pomeriggio è stato bellissimo. Le piste erano tecniche ma non dure. Ongi tanto ci sono dei pezzi fatti in cemento. Di solito se è ripidissimo oppure se il terreno è merdoso. Ad un certo punto arrivo ai lavori in corso in mezzo al nulla. Cemento feresco e gli operai in subbuglio che farneticavano per non farmici passare. Ma io ero già fermo e stavo studiando il dafarsi. Mi hanno fatto passare a lato dove c'erano circa 20 cm allo strapiombo. Tutto su terra appena smossa e abbastanza ripido in discesa. In tanto mi dicevano - cia yen, cia yen - letteralmente: cuore fresco, cuore fresco, cioè stai calmo, stai calmo.
Verso le 15:00 mi rendo conto che non sarei mai riuscito a fare tutta le strada che avevo in mente. Allora scendo dai monti e mi faccio 45 km di strada veloce, tutta a curve in montagna. Dopo di che mi faceva male il di dietro che la metà bastava.









L'idiozia umana non ha limiti

Billy

Che dire... da come racconti sembra di essere lì con te
Mille misure, un solo taglio

Turbolento

le strade che si vedono nelle foto sembrano belle battute e facili, no?
la moto e' a iniezione o carburatore?
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==   MILANO   ==

Patrick

Si le piste nelle foto sono quelle facili. Quelle ripidissime, sconnesse oppure con 15 cm di polvere tipo borotalco non le fotografo perché non riesco a fermarmici.

La moto è a iniezione, è la CRF250L come già scritto. E malgrado un sacco di gente ne ha parlato male, va benissimo, è facilissima da guidare e regisce bene anche quando è difficile. La preferisco alla KLX. In particolare il motore è molto più benevolo. Ai bassi va meglio e quando è su di giri non sembra un trapano in modalita martello. Unica pecca è lo spaziamento maledetto delle marce. La seconda è lunghissima e spesso faccio lunghi pezzi in prima, anche in discesa per frenare.
La KLX però l'ho avuta per fare enduro serio andando anche veloce. Ora che ho i bagagli in moto e il bambino a casa vado molto più adagio.

Qui sono le 6:40 e mi sono appena svegliato e ora esco per cominciare l'unica giornata senza bagagli  :D  :D  :D
L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

Visto l'interesse di Turbo metto foto di strade più "normali" di quelle delle foto precedenti.

Se non oggi non ho fatto altre foto e mi sono goduto l'unica giornata senza bagagli e senza pezzi impestati. Novità assoluta: ho fatto pranzo! Dopo 75 km di sterrati mi faceva male il deretano e ho preferito fare pausa prima di tornare sull'asfalto.








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Filzi

Citazione di: Patrick il Gennaio 25, 2024, 03:13:54 PMÈ un CRF250L

Ah ok, è praticamente la nipotina della mia XR 250 del 2005 che uso per fare enduro, probabilmente un poco più pesante ma con anche qualche cavallo in più.

Bellissime le foto ed il racconto, attendiamo aggiornamenti  ;D

Turbolento

mi sto appassionando. Io, con il femore rotto ed un gomito esploso, ti seguo da lontano e ti invidio molto.
bravo, aspetto che il racconto continui. Dicci anche il menu del pranzo, gia' che ci sei.
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==   MILANO   ==

Patrick

#24
Ecco. Sono le 6 di mattina. Da voi è mezzanotte. Ieri ho fatto tanto asfalto. Comunque il viaggio è stato variato. Ho cominciato facendo lo stesso pezzo del giorno prima. Poi ca 30km di strada di montagna veloce. Roba che se gli ospedali buoni non fossero solo a Bangkok e Chiang Mai e se la gente qui non guidasse come degli assassini, si sarebbe potuto smanettare e piegare un po'.
Poi un pezzo di sterrati poco piacevoli tra stermiate piantagioni di fragole. La strada è di terra battuta ma con dento sassi ovunque.
Dopo un po' la strada mi allontana dalla civiltà e diventa più bella. Il GPS mi dice di svoltare a sinistra per prendere una strada che ... non esiste. Faccio avanti e in dietro un po', poi decido che la cartina non è aggiornata e che hanno costruito una strada nuova che inizialmente va in direzione opposta: azzeccato! Così procedo per un alternarsi di foresta e boschi di pini marittimi (o comunque uguali).
In questo periodo c'e la raccolta del mais che viene coltivato su dei pendii ripidissimi. Con dei pick up trasportano le pannocchie in grossi sacchi di plastica fino a degli spiazzi dove piazzano la macchina per separare i chicchi. Per strada, davanti a me, un autista poco raccomandabile ha seminato sacchi. Ogni 1-2 km trovo sacchi caduti, 5-6 in tutto. Quando arrivo al punto di raccolta glielo dico a un autista pensando che fosse stato lui. Questo invecie mi dice - ma ciack thannon yai - di essere venuto dalla strada "grande", cioè quella di cemento e mi chiede dove ho visto i sacchi.
Ora mi restano ancora 50-60 km di strada. I primi si alternano tra cemento e sterrato tipo autostrada.
Arrivo presto e mi metto a fare le rotte dei prossimi giorni, ma sono fuso e sbaglio a calcolare quanti giorni mi restano. Così ho dovuto rifare tutto ed ho anche scoperto che dovrò per forza farmi abbastanza tanta strada su asfalto per riuscire a tornare in tempo. Oggi prevedo mattinata su sterrati, 120km di strada veloce e dolori al sedere per le ultime 3 ore.

Pranzo: noccioline ... mentre cercavo di capire perché il GPS mi indicava due tracce in direzione diversa in un incrocio dove sulla cartina non risultava una strada, aprofittando anche per pisciare.
Però verso la fine ho trovato un negozio per prendere una coca

Ieri ho fatto solo poche foto, una è anche venuta male, l'ultima è la vista dalla mia camera.

Ufficio governativo nella foresta con fiori sul tetto



Foto venuta male



Ma che bella strada - in parte c'hanno asfaltato sopra, ma in origine devono essere stati 15km



La vista

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Patrick

La vista di mattina

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Patrick

A parte le cose più eclatanti, le foto e le cose da moto, ci sono anche le cose belle, semplici, alcune effimere, attimi fuggenti non fotografabili e solo difficilmente descrivibili a parole. La gente è certamente una di queste cose. Io nei villaggi non mi fermo. Non è che non voglia avere contatti, ma mi rendo conto che con gli stivali da enduro, la corazza sotto la maglia da cross che mi fa sembrare Scharzenegger, con sopra anche un gilet alla Mac Gywer e il casco rosso-argento metallizzato, con su gli occhiali - sempre da cross - arancioni, sembro un alieno e incuto un certo timore, stupore e incomprensione a gente che vive in una capanna di legno su palafitte e che vive di agricoltura a 1-2 ore dalla più vicina strada asfaltata. Attraverso i villaggi a passo d'uomo e tendo a salutare discretamente col capo chi incrocia i miei sguardi. Alcune persone rispondono con un sorriso, di solito i più giovani. Gli anziani sono sopraffatti e non fanno in tempo a realizzare che io gli stia salutando. Magari sono anche occupati con gli affari loro.

Indifferentemente dal fatto che abbiano salutato o no, alcuni hanno lasciato un impressione più profonda.

L'altro giorno in uno di questi villaggi ho visto una banda di bambini. Erano quasi tutte femminucce di 4-5 anni. Tra di loro spiccava un bambino di forse un anno e mezzo, due al massimo, che camminava con in braccio un cucciolo di cane. Le proporzioni erano più meno come se Bud Spencer portasse in braccio un vitello. Avrei pagato oro per poter fotografare quell'istante. Ma la discesa era ripidina e fangosa. Mi fermai e dissi – náa raak, náa raak mak ti sut - ma subito le bambine che col mio accento e presenza aliena non si sognavano che io stessi parlando loro in Thai ed esibirono subito l'istinto materno proteggendo il piccolino. Una che lo conduceva via, le altre che si misero in mezzo. Un attimo dopo erano già girate il un viottolo. 

Ieri, come spesso, mi avvicinai ad una piccola mandria di mucche che camminavano lungo la strada. Queste erano accompagnate da una vecchia signora, piccolina e magra come tutti gli anziani qui sui monti. Ma col secondo sguardo notai un'altra cosa. Era piena d'oppio!!!! Aveva la faccia tipica che hanno anche i nostri tossici, con le pupille piccole e il riflesso bianco sulla pelle della fronte e degli zigomi. Mi fuggì un Uiii!
Questa faccenda dei vecchi che fanno uso dell'oppio è ancora la conseguenza – ecco un gioco di parole – dei tempi d'oro del Triangolo d'Oro. Il re della Tailandia deceduto pochi anni fa è stato capace di eradicare la dipendenza finanziaria della produzione dell'oppio, con progetti agricoli in larga scala. La produzione d'oppio è praticamente sparita. Quello che resta è la dipendenza di coloro che allora erano giovani.

Oggi, abbastanza lontano da qualsiasi villaggio, un vecchio, sempre con le mucche, questo con abbastanza tante mucche, mi sorrise e non seppe dirmi altro che – nua – mucche! Io che realizzai solo dopo essere già di nuovo lontano cosa mi avesse detto e gli farneticai qualcosa di sconnesso del tipo – pai tijao – vado a spasso.

Ma non solo le persone lasciano emozioni. L'altro ieri una cosa effimera ma bellissima mi è rimasta in mente per ore. Subito di mattina, dopo pochi chilometri nella foresta, ancora prima di salire sui monti vidi una cosa che posso solo definire una micro nuvola. Anche ora scrivendo mi fermo un attimo a rifletterci e per cercare le parole. Dev'essere che i primi raggi di sole abbiamo fatto evaporare la rugiada da una foglia. Il vapore si questa si allontanò poi lentamente sa essa. Questa nuvolina era poi suddivisa in una parte più grande lunga più o meno una spanna e trasparente. La seconda parte si era staccata da poco, era un idea più densa e grande come una noce. Entrambe con estremità lanceolate. Per ora è la cosa più bella che abbia visto in tutto questo viaggio. Semplice, pura, effimera e bellissima.
L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

Oggi mi sono sfogato. 100km di sterrati e poi 115 di strada asfaltata di montagna, bella e veloce. Veloce ci stavo andando perché devo recuperare la giornata che mi manca visto che ho sbagliato i calcoli per il ritorno. Domani è l'ultima giornata su trerrati. Poi comincia la lunga e noisiosa strada di ritorno verso Bangkok.

Stamattina la nebbia era fitta ed è durata per un po.





L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

E per tutti coloro che non credono che Dio, il nostro Signore Gesù e la Vergine Santissima possano giungere ovunque:

L'idiozia umana non ha limiti

Cunningham

ciao amico Sfissero  ;D