Aaaaaahhhh

Aperto da Patrick, Gennaio 21, 2024, 03:15:05 AM

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Patrick

L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

Ciao amis Tagliang
L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

#32
Ieri è stato il gran finale a tutti gli effetti per bellezza e, in misura minore, per intoppi. Mi alzo presto, preparo le mie cose faccio la mia ormai abituale colazione frugale e vado a fare il pieno. Sono le otto. Per cominciare - dev'essere che no ero tanto sveglio - passo la stazione di benzina senza vederla. Torno indietro e la trovo chiusa. Mi dico: non siamo in Svizzera, non aprono alle otto in punto. Allora aspetto. Dopo un po' chiedo a una signora che esce dalla casa accanto a che ora  apra la benzina. Lei mi dice che aprono alle nove ma che l'altra stazione di benzina è già aperta. Essendo che ero già stato a Omkoi la settimana prima mi era saltato all'occhio che l'altra stazione di benzina era sempre chiusa. Avevo due tacche di benzina sul display (2/5). Davanti a me c'erano 145 km di strada, la metà di cui su sterrati. Sapendo che avrei passato ancora un paese prima degli sterrati. Allora parto senza fare il pieno.

La nebbia era fitta, mentre andavo mi si depositavano le goccioline d'acqua sugli occhiali e, neanche troppo lentamente, mi si bagnò tutto il davanti del gilet di Mac Gywer.
La strada da Omkoi a Mae Tuen segue per quasi tutto il tragitto la cresta tra due valli. È un sali e scendi continuo. Dopo qualche minuto mi viene in mente di non sapere da quanti chilometri ero già sulla seconda tacca della benzina. Guardo il display: sono già a una tacca! Alzo lo sguardo e vedo una sagoma scura nella nebbia davanti a me, troppo vicino davanti a me. Freno di colpo e vedo che si tratta di un bufalo che mi attraversa davanti, o meglio una bufala, perché ne vedo anche due più piccoli che la seguono. Non ho rischiato niente ma il susseguirsi degli eventi, benzina-bufala, non è stato da niente.
Il sali e scendi, un po' alla volta, mi porta più in alto. A quota 1000 metri sono al limite della nebbia. Per qualche minuto non devo pulire di continuo gli occhiali. Poi mi tuffo di nuovo per un po' esco ed entro dalla nebbia fino poi arrivare a quota 1400 e trovare un cielo azzurro come nelle Alpi d'inverno.
Mae Tuen è a 75 km. Arrivo a riserva inoltrata e non trovo la stazione di benzina. Ci sono solo quelli privati dove ti vendono benzina dubbiosa e devi prenderne esattamente un litro alla volta. Io voglio il pieno fino all'orlo. Allora sfodero l'ultima mia novità. Ora anch'io sono temporaneamente munito di smartphone e accesso ad internet. Novità assoluta! Guardo su google maps e vedo che una pompa ci dev'essere, ma pascolo diversi minuti perché questa è nascosta in una stradina dietro la principale. Già che ci sono mangio qualcosa.

Ora sarebbe dovuto iniziare lo sterrato. Invece, trovai la strada asf.. cementata più bella di mai. Una bellissima stradina, anche bella stretta, nuova di al massimo un anno che mi riporta sulle alture, regalandomi panorami spettacolari. Dopo 10-15 km arrivo al mio sterrato.
La nebbia fitta della mattina si era dileguata del tutto, ma questa era il risultato delle inusuali piogge cadute fuori stagione negli ultimi giorni. Le mie gomme 50/50 slittano sulla terra argillosa come sul sapone. Dopo una ventina di minuti sono anche riuscito a immerdarmi. Il fatto che esistano delle cartine digitali dettagliate per queste lande è una cosa fantastica. Naturalmente non sono sempre aggiornate. Così sono finito in un villaggio mentre ci sarebbe stata una strada molto migliore che lo aggirava elegantemente. Dunque. Visto che sapevo che potevano esserci errori nella cartina, seguo comunque quella che pensavo fosse la direzione del mio prossimo waypoint. Ed è così che sono finito in una discesa fangosa, che in quell'istante diventava decisamente più ripida e che mi svelava la sua fine dopo altri 15 metri dove tre canne da bambù fungevano da ponte pedonale sopra un fiumiciattolo. Frenai e cercai di girare. Naturalmente m'impiantai con la ruota davanti nel mucchio di terra a lato della "strada" senza riuscire a girare. Ora avevo la moto sempre in giù e la ruota anteriore impiantata. Allora decido di trarre vantaggio dalle gomme che scivolano. Tiro il freno davanti e gaso cercando di far scendere il c**o della moto. Col cavolo! Ora che avrebbe dovuto scivolare esibisce tutta la sua presa. Intanto facevo già fatica a non cadere in avanti da sopra la moto, la ruota anteriore era profondamente conficcata nella terra molle, avevo un caldo boia e non trovavo come girare e tornare indietro. A tutto questo si aggiunge la vergogna di fronte alla gente del villaggio che avevo passato 150 metri prima. Respiro un po' e penso. Poi, un po' alla vota, pompando la forcella con l'aiuto del freno e, spingendo col piede a monte assieme al ritorno della molla, riesco in una decina di colpi a mettere la moto in orizzontale.

Penso: che palle! Da qui non si passa. Devo tornare sulla strada cementata e fare il giro lungo. Ancora non mi ero calmato. Torno indietro ma avevo perso totalmente l'orientamento. Questi dannati aggeggi elettronici ti indicano la direzione in cui sta andando unicamente mentre stai andando...
Pascolo nel villaggio. Faccio avanti e indietro svoltando e tornando da tutte le vie. Q
Notare che queste "vie" sono come le moto cavalcate, non come le strade del vostro quartiere. Per finire trovo nuovamente la via da cui ero arrivato e nei pochi metri di movimento l'aria mi rinfresca grazie al sudore di cui mi ero appena ricoperto. Così mi si rinfrescano anche le idee. Mi fermo di nuovo e vedo che sulla cartina c'è un sentiero che aggira il villaggio. Guardando il mondo reale, vedo che il sentiero è la nuova strada di cui parlavo all'inizio.
Salgo dunque da questa strada, scivolando un po' con la ruota anteriore nei canali fangosi lasciati dalle ruote delle auto.

Da qui fino alla mia meta presupposta continuo poi normalmente su una trentina di chilometri sterrati, con più cautela del solito per via del fango-sapone. Ma il fango argilloso è solo a tratti, per il resto calco l'andatura. Mi sfogo: è l'ultimo pezzo prima di tornare inesorabilmente sull'asfalto.
Arrivo a Mae Tan alle 14:30, piscio, bevo e mangio le noccioline. Rifletto un attimo e decido di proseguire sulla strada di montagna fino a Tak per partire più fresco sul lungo tratto diritto di pianura dei prossimi giorni malgrado mi facesse già male il sedere. Non l'avessi mai fatto.
Arrivo a Tak stanco morto. A cena riesco solo a mangiare un insalata. Sono talmente stanco che no riesco a dormire, infatti mi alzo alle 3:30 a scrivere queste righe.

Ora è tardi, devo partire. Metto solo una foto. Notare dove passa la strada in fondo!

L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

Ormai è cominciato il ritorno. Comunque ho fatto un bel viaggio su strada. Per alcuni pezzi incontravo un auto ongi 10 minuti, non di più.

Poi ho risolto un problema fondamentale

L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

E qui ancora un po' di foto di ieri.


Quota 1400 metri...





In effetti si vede che è caduta un po' di pioggia





Altra foto della bellissima strada cementata


L'idiozia umana non ha limiti

Billy

Citazione di: Patrick il Febbraio 01, 2024, 03:00:59 PMOrmai è cominciato il ritorno. Comunque ho fatto un bel viaggio su strada. Per alcuni pezzi incontravo un auto ongi 10 minuti, non di più.

Poi ho risolto un problema fondamentale



Aaahh, allora non sono solo io ad avere problemi di chiappe, cacchio!!
Mille misure, un solo taglio

Patrick

Sì, c'ho un livido nero sotto l'osso sinistro del didietro.

L'altra notte faceva male anche stando seduto nel letto. Oggi non ce l'ho più fatta e sono passato alle pastigle. Tanto domani è domenica. No non ancora. Ma è la canzone che mi gira in testa da quando ho iniziato sto giro.... per via della moto da motocross (un errore di grammatica che mi perseguita fin dalla mia gioventù più profonda)

L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

Oggi, malgrado avrebbe dovuto essere noioso, ho passato una giornata stupenda. C'è una magia poco evidente se non ci si passa, nelle campagne Tailandesi. Non è che prima non fossi in Taialandia, ma al Nord Ovest la gente non è di etnia Thai e la morfologia del terreno non è quello che i Thai hanno in mente come casa loro. Praticamente io sono stato in una regione esotica della Tailandia e ora che sto tornando, passo dalla Tailandia normale.

Le campagne sono piene di coltivazioni, praticamente non esiste un metro quadrato naturale a parte i monti che svaniscono lentamente mentre torno a sud. I campi sono prevalentemente di mais, canna da zucchero e manioca che serve come base per fare l'MSG, l'esaltatore di sapidità che viene strausato in tutta l'Asia e che non è proprio salutare.

Ecco alcune foto:


Anche se oggi ho fatto prevalentemente asfalto, sono riuscito a prendere delle scorciatione sterrate






Nelle campagne viene fuori il succo della Tailandia. Ci sono cose senza apparente significato che le trovi ovunque, che sono le cose normali, le cose che definiscono il paese, la gente e la cultura.









Poi sulle strade pullula di cammion pieni stracolmi di canne da zucchero che però non fanno una dolce fine. Infatti in Tailandia è un ingrediente della benzina che varia dal 5% al 20% sotto forma di etanolo, alcol.




Ed ecco gl'ultimi monti prina che domani rientro nello sklero del traffico attorno a Bangkok che ho evitato a largo raggio girandogli attorno a una distanza di 200km. Vengo da nord ed abito in un quartiere a sud, pochi chilometri prima del mare.
Comunque sia il mio avvicinamente domani mi prenderà delle ore perché evito ad oltranza le arterie principali del traffico.


L'idiozia umana non ha limiti

Filzi

L'ultima foto sembrano le colline savonesi dietro casa mia!!!

Ovviamente scherzo  ;D
Grazie mille della condivisione giornaliera del racconto del viaggio  :)

Patrick

Ma guarda Filzi che questa regione a ovest, a cavallo tra provincia di Kanchanaburi e Rachaburi non è tanto diversa dall'Appennino.

A nord le montagne hanno la base molto più ripida, al sud i monti sono addirittura a panettone- praticamente isole di una crosta terrestre più antica con pareti verticali in un mare di sedimenti che formano la pianura.
L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

Ecco alcuna foto dell'ultimo giorno. Avvicinandomi a Bangkok ho cominciato ore prima di arrivare a sklerare per il traffico. Ogni tanto ti trovi dietro un camion che accellrando sembra l'unico responsabile del cambiamento climatico - Fumo nero da vedere a stentzo il camion stesso!!!!

Per fortuna ho fatto almeno metà strada evitando le grosse arterie di traffico. Una dei mie trucchi è seguire i canali. Sono di solito sterrati o conumque strade poco trafficate DIRITTISSIME che se vanno nella direzione desiderata vale la pena prendere anche se per arrivarci perdi  15-20 km.


Notare anche il varano vicino all'acqua. In quel tratto ne ho visti una dozzina e uno ha anche cercato di ataccarmi.




Qui ultimi tratti via dal traffico. Una fatica! Praticamente tutto a quadrati, 90 gradi, diritto, 90 gradi, praticamente il doppio della distanza. Sono ormai a 2-3 metri sopra il livello del mare. Vedi le piantagioni di cocco che hanno canali per la raccolta in barca, prtroppo non nella foto.



Tutta la pianura Tailandese è disseminata di canali. Nei 200 km più vicino al mare ce n'è uno ogni 2-300 metri. Alcuni posti sono anche belli.





Ed ecco la presenza aliena che si è presentata ai  popoli dei monti al nord ovest della Tailandia .... finalmente di ritorno a casa.




L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

L'idiozia umana non ha limiti

Patrick

 :D  :D  :D  :D

Ho i primi due follower della mia vita

Sospetto che siano di qui. Ma come me avete personalità multiple ....
L'idiozia umana non ha limiti

Filzi


ferrovecchio